Secondo il Quantum Computing, ovvero la scienza che studia il modo di programmare un computer quantistico, esiste una vasta gamma di problemi di interesse scientifico e industriale dove un computer quantistico dovrebbe essere in grado di surclassare anche il più potente supercomputer “classico”. Il condizionale, però, è d’obbligo: i computer quantistici di oggi non sono ancora sufficientemente potenti per poter implementare algoritmi quantistici così complessi.

L’evoluzione dei computer quantistici, però, procede in maniera abbastanza rapida: negli ultimi 20 anni gli ingegneri e i fisici hanno dimostrato di essere in grado di realizzare computer sempre più potenti, in grado di controllare con accuratezza sempre crescente un maggior numero di qubits sempre più connessi tra loro e in grado di mantenere uno stato di sovrapposizione, necessario per implementare algoritmi quantistici, per sempre più tempo. Nel corso di questi ultimi anni si sono fornite Proof Of Concept sull’implementazione di moltissimi algoritmi.

In gergo, si parla di Quantum Supremacy quando un computer quantistico riesce a risolvere un particolare problema in tempi esponenzialmente più rapidi rispetto ad un qualsiasi supercomputer classico.

Ad Ottobre del 2019 la ben nota azienda statunitense Google è riuscita per prima a dimostrare una quantum supremacy grazie al loro computer quantistico Sycamore.

Sycamore (54 qubits, tecnologia qubits superconduttori, qui la scheda tecnica completa) è riuscito, infatti, a risolvere un particolare problema di campionamento impiegando circa 200 secondi, contro i circa 10000 anni necessari al più potente computer del mondo dell’epoca, Summit di IBM.

In realtà, secondo i ricercatori di IBM, il loro computer avrebbe potuto compiere quei calcoli in appena 2 giorni e mezzo. Sempre più dei 200 secondi del computer quantistico di Google.

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Qui un link all’ articolo pubblicato su Nature. Questa settimana, alcuni ricercatori cinesi hanno annunciato in un paper in attesa di pubblicazione (“Strong quantum computational advantage using a superconducting quantum processor“, qui il link all’articolo) di aver eseguito con successo lo stesso algoritmo utilizzato da Google nel 2019 per risolvere un problema analogo ma di dimensioni decisamente più grandi. impiegando un quantum computer composto da 66 qubit superconduttori, di cui 56 effettivamente attivi.

I ricercatori cinesi hanno stimato che la simulazione classica del loro problema sarebbe 2-3 ordini di grandezza superiore a quella del lavoro precedente realizzato da Google. Inoltre nel pre-print si afferma che l’attività di campionamento è stata completata dal quantum computer cinese in circa 1,2 ore: lo stesso calcolo, anche utilizzando il più potente supercomputer al mondo, richiederebbe almeno 8 anni.