IonQ, azienda leader nel settore dell’informatica quantistica, ha annunciato lo scorso 22 febbraio di aver generato fotoni entanglement con ioni in modo reiterato e riproducibile, creando uno stato quantistico che consente ai futuri sistemi quantistici di comunicare e trasferire informazioni tra loro.

Un tale risultato segna la prima dimostrazione commerciale conosciuta di entanglement ione-fotone al di fuori dell’ambiente accademico.

Il team di ricerca di IonQ ha dimostrato la generazione e la raccolta di singoli fotoni da un qubit ionico, instradando con successo tali fotoni verso ottiche di rilevamento specializzate utilizzate per verificare l’entanglement ione-fotone attraverso questa rete.

Attualmente, i supercomputer classici distribuiscono i carichi di lavoro su più core e processori per operare in parallelo. Al contrario, le reti quantistiche collegano i core per formare un singolo computer quantistico più potente, in grado di eseguire algoritmi complessi. Le interconnessioni fotoniche porteranno alla computazione integrata nelle reti quantistiche, non solo alla comunicazione tra parti isolate come avviene nelle configurazioni classiche.

Questo lavoro rappresenta un primo passo cruciale verso lo sviluppo di protocolli di interconnessione fotonica per applicazioni di calcolo quantistico eseguite su più unità di elaborazione quantistica (QPU) e costituirà parte integrante dell’aiuto di IonQ nel fornire una potenza di calcolo significativamente superiore nei sistemi di prossima generazione.

Infatti, come specifica Pat Tang, vicepresidente della divisione Ricerca e sviluppo dell’azienda: “Questo risultato ci porta un passo più vicino al raggiungimento di un vantaggio quantistico commerciale, grazie all’esecuzione di circuiti più sofisticati e complessi, e pone le basi per lo sviluppo di future applicazioni quantistiche e soluzioni di reti quantistiche.”

Esiste una grande quantità di conoscenze in campo accademico sulla forza degli ioni intrappolati per questa tecnologia di interconnessione fotonica. IonQ si avvale della ricerca accademica e dell’esperienza degli specialisti impiegati presso IonQ al fine di trasferire in modo efficiente la tecnologia commerciale dal mondo accademico a un sistema a ioni intrappolati IonQ. Incorporare una risorsa di interconnessione fotonica per realizzare un computer quantistico pienamente capace è una frontiera all’avanguardia nel settore della computazione quantistica.

L’anno scorso IonQ ha acquisito la startup Entangled Networks, con sede in Canada, per ampliare le competenze di IonQ nell’esecuzione di calcoli su più processori quantistici distribuiti. Inoltre, l’azienda ha ampliato il rapporto con l’Air Force Research Lab (AFRL) con un accordo da 25,5 milioni di dollari per l’implementazione di due sistemi di calcolo quantistico per la ricerca e lo sviluppo di reti quantistiche.

Per informazioni dettagliate sull’annuncio:

https://ionq.com/posts/enabling-networked-quantum-computing-with-ion-photon-entanglement?utm_source=linkedin&utm_medium=social&utm_campaign=ion-photon-entanglement&utm_content=blog-post&utm_term=45323