IBM sta portando avanti la ricerca e lo sviluppo del quantum computing, con l’obiettivo di rilasciare un processore da 1.121 qubit chiamato Condor nel 2023. Tuttavia, quest’anno è previsto il debutto del processore Heron, che avrà solo 133 qubit. Nonostante il numero inferiore di qubit, ogni chip Heron sarà in grado di connettersi direttamente ad altri processori Heron, il che rappresenta una svolta verso la costruzione di computer quantistici “modulari” composti da più processori collegati tra loro.

Il progetto Heron di IBM è solo un primo passo nel mondo dell’informatica quantistica modulare. I chip saranno collegati con l’elettronica convenzionale, quindi non saranno in grado di mantenere la “quantisticità” delle informazioni nel passaggio da un processore all’altro. Ma la speranza è che questi chip, collegati tra loro con connessioni in fibra ottica o a microonde, aprano la strada a computer quantistici distribuiti su larga scala, con un milione di qubit interconnessi, ordini di grandezza necessari per eseguire algoritmi utili nella prassi ed esenti da errori.

Questo cambiamento nel settore, insieme alle recenti scoperte e agli alti livelli di investimento, suggerisce che i computer quantistici di uso generale potrebbero essere più vicini di quanto non si pensasse.

Maggiori informazioni sul sito:

https://research.ibm.com/blog/ibm-quantum-roadmap-2025

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image courtesy: IBM